Revisione effettuata a ottobre 2024
Scheda tecnica | |
Eziologia | Protozoi del genere Leishmania |
Vettore | Ditteri ematofagi, appartenente al genere Phlebotomus |
Principali serbatoi | Animali selvatici e domestici, inclusi cani, opossum, pipistrelli, formichieri, bradipi, marsupiali, roditori e iraci. In alcuni casi anche l’uomo è serbatoio |
Modalità di trasmissione | Puntura di flebotomo infetto. Raramente può trasmettersi attraverso la placenta da madre a figlio, attraverso rapporti sessuali, o accidentalmente in laboratorio e attraverso la trasfusione di sangue |
Aree endemiche o a rischio | Aree tropicali e subtropicali temperate del mondo e tutto il bacino del Mediterraneo |
Periodo di incubazione e trasmissibilità | Da 3 a 8 mesi. Può manifestarsi dopo anni/decenni dal contagio |
Viremia | I parassiti sono in grado di sopravvivere e moltiplicarsi all’interno di cellule mononucleate (monociti/macrofagi) |
Sintomi | Variano in base alla forma clinica - Cutanea: causata approssimativamente da 20 specie di Leishmania; caratterizzata da lesioni aperte o chiuse della pelle (Bottone d’Oriente), che nei casi tipici sono rappresentate da piccole papule che evolvono in placche nodulari e quindi in ulcere ricoperte di scaglie o croste. Le lesioni si sviluppano entro alcune settimane o mesi dal contagio e possono mantenersi per diversi mesi ma, generalmente, guariscono spontaneamente (causate dalle sottospecie L. major, L. tropica, L. aethiopica, e L. mexicana). In alcuni casi possono manifestarsi a distanza di mesi o anni in seguito ad un trauma. Sono spesso indolori, ma a volte possono essere dolorose, specie se infettate. Possono essere accompagnate da interessamento linfonodale e linfangitico. Forme di leishmaniosi cutanea diffusa, con lesioni che difficilmente guariscono, sono state segnalate in Etiopia e Sud America e sono state attribuite rispettivamente, alle sottospecie L. aethiopica e L. mexicana amazonensis - Cutaneo-mucosa: causata da L. braziliensis. Le lesioni interessano anche le mucose (bocca, fosse nasali). La lesione cutanea iniziale può guarire spontaneamente, mentre le lesioni metastatiche si sviluppano nella mucosa del rinofaringe - Viscerale (Kala-Azar): causata da L. donovani e L. infantum, si manifesta con accessi febbrili intermittenti, perdita di peso, pancitopenia (anemia, leucopenia, piastrinopenia), epato-splenomegalia, ipergammaglobulinemia. I casi non trattati presentano un tasso di mortalità molto elevato. L’infezione si manifesta più facilmente tra le persone immunodepresse, denutrite, tra i senzatetto e i migranti |
Rischio di trasmissione attraverso le sostanze di origine umana (SoHO) |
Documentato |
Anamnesi sul donatore | Viaggi in aree ove le infezioni tropicali sono endemiche o a rischio per malattie tropicali; soggetti con pregressa infezione |
Misure sul donatore | - Sospensione di 12 mesi unicamente dal rientro da un’area documentata a rischio, con soggiorno in ambiente con precarie condizioni abitative dal punto di vista igienico-sanitario e socio-economico (es. campo profughi) - Il donatore che ha contratto la Leishmaniosi viscerale è permanentemente non idoneo - La Leishmaniosi cutanea non si trasmette per via parenterale; al momento non è previsto nessun provvedimento di sospensione; il donatore è idoneo dopo completa guarigione |
Test validati per uso trasfusionale |
Non previsto |
Plasmaderivati | Non sono disponibili dati specifici, ma si presume che l’agente sia sensibile alle numerose misure utilizzate nel processo di frazionamento del plasma |
Revisione effettuata a ottobre 2024