Protozoo del genere Leishmania (Leishmaniosi)
Scheda tecnica
Eziologia Protozoi del genere Leishmania
Vettore Ditteri ematofagi, appartenente al genere Phlebotomus
Principali serbatoi Animali selvatici e domestici, inclusi cani, opossum, pipistrelli, formichieri, bradipi, marsupiali, roditori e iraci. In alcuni casi anche l’uomo è serbatoio
Modalità di trasmissione Puntura di flebotomo infetto. Raramente può trasmettersi attraverso la placenta da madre a figlio, attraverso rapporti sessuali, o accidentalmente in laboratorio e attraverso la trasfusione di sangue
Aree endemiche o a rischio Aree tropicali e subtropicali temperate del mondo e tutto il bacino del Mediterraneo
Periodo di incubazione e trasmissibilità Da 3 a 8 mesi. Può manifestarsi dopo anni/decenni dal contagio
Viremia I parassiti sono in grado di sopravvivere e moltiplicarsi all’interno di cellule mononucleate (monociti/macrofagi)
Sintomi Variano in base alla forma clinica

- Cutanea: causata approssimativamente da 20 specie di Leishmania; caratterizzata da lesioni aperte o chiuse della pelle (Bottone d’Oriente), che nei casi tipici sono rappresentate da piccole papule che evolvono in placche nodulari e quindi in ulcere ricoperte di scaglie o croste. Le lesioni si sviluppano entro alcune settimane o mesi dal contagio e possono mantenersi per diversi mesi ma, generalmente, guariscono spontaneamente (causate dalle sottospecie L. major, L. tropica, L. aethiopica, e L. mexicana). In alcuni casi possono manifestarsi a distanza di mesi o anni in seguito ad un trauma. Sono spesso indolori, ma a volte possono essere dolorose, specie se infettate. Possono essere accompagnate da interessamento linfonodale e linfangitico. Forme di leishmaniosi cutanea diffusa, con lesioni che difficilmente guariscono, sono state segnalate in Etiopia e Sud America e sono state attribuite rispettivamente, alle sottospecie L. aethiopica e L. mexicana amazonensis

- Cutaneo-mucosa: causata da L. braziliensis. Le lesioni interessano anche le mucose (bocca, fosse nasali). La lesione cutanea iniziale può guarire spontaneamente, mentre le lesioni metastatiche si sviluppano nella mucosa del rinofaringe

- Viscerale (Kala-Azar): causata da L. donovani e L. infantum, si manifesta con accessi febbrili intermittenti, perdita di peso, pancitopenia (anemia, leucopenia, piastrinopenia), epato-splenomegalia, ipergammaglobulinemia. I casi non trattati presentano un tasso di mortalità molto elevato. L’infezione si manifesta più facilmente tra le persone immunodepresse, denutrite, tra i senzatetto e i migranti
Rischio di trasmissione
attraverso le sostanze
di origine umana (SoHO)
Documentato
Anamnesi sul donatore Viaggi in aree ove le infezioni tropicali sono endemiche o a rischio per malattie tropicali; soggetti con pregressa infezione
Misure sul donatore - Sospensione di 12 mesi unicamente dal rientro da un’area documentata a rischio, con soggiorno in ambiente con precarie condizioni abitative dal punto di vista igienico-sanitario e socio-economico (es. campo profughi)

- Il donatore che ha contratto la Leishmaniosi viscerale è permanentemente non idoneo

- La Leishmaniosi cutanea non si trasmette per via parenterale; al momento non è previsto nessun provvedimento di sospensione; il donatore è idoneo dopo completa guarigione
Test validati
per uso trasfusionale
Non previsto
Plasmaderivati Non sono disponibili dati specifici, ma si presume che l’agente sia sensibile alle numerose misure utilizzate nel processo di frazionamento del plasma

Revisione effettuata a ottobre 2024