Data aggiornamento novembre 2023
Scheda tecnica | |
Eziologia | Famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus |
Vettore | Zecca adulta, tipicamente del genere Ixodes: I. ricinus (sottotipo europeo) o I. persulcatus (sottotipi siberiano ed estremo oriente) |
Principali serbatoi | Gli ospiti serbatoio competenti del virus sono principalmente piccoli roditori (arvicole, topi) Diverse specie di mammiferi selvatici e domestici (ad esempio, volpi, pipistrelli, lepri, cervi, cinghiali, pecore, bovini, capre, cani) supportano indirettamente la circolazione del virus consentendo la moltiplicazione delle zecche L’uomo è un ospite a fondo cieco |
Modalità di trasmissione | Morso di larve, ninfe o zecca adulta, trasmissione madre-feto in gravidanza Altre rare modalità di trasmissione includono la macellazione di animali infetti, la trasfusione di sangue, il trapianto di organi, l’allattamento al seno o l’esposizione al virus in laboratorio (anche attraverso l’aerosol) Ben più rara è la trasmissione con l’assunzione latticini non pastorizzati (latte e formaggio) provenienti da capre, pecore o mucche infette |
Aree endemiche o a rischio | E’ endemico nelle regioni temperate dell’Europa e dell’Asia, dalla Francia orientale al nord del Giappone e dal Nord della Russia all’Albania Nelle aree endemiche, le persone che svolgono attività ricreative o professionali all’aperto (ad es. caccia, pesca, campeggio, raccolta di funghi e bacche, silvicoltura, agricoltura, addestramento militare) sono potenzialmente a rischio di infezione per contatto con zecche infette |
Periodo di incubazione e trasmissibilità | 2-28 giorni, ma solitamente tra 7 e 14 giorni; l’incubazione per esposizione al latte contaminato è generalmente più breve (3-4 giorni) |
Viremia | La viremia può manifestarsi prima della comparsa dei sintomi e probabilmente persiste per alcuni giorni dopo la comparsa dei sintomi La viremia transitoria è probabile nelle infezioni subcliniche |
Sintomi | La maggior parte delle infezioni sono lievi (febbre e mal di testa) o senza sintomi apparenti, ma circa 1 infezione su 250 provoca una malattia clinica grave Il tasso di mortalità può raggiungere il 30% tra i soggetti sintomatici Di coloro che sopravvivono, il 20%-30% può riportare disturbi neurologici o comportamentali permanenti, come paralisi, convulsioni ricorrenti o incapacità di parlare e gravi deficit cognitivi L’unica protezione realmente efficace contro la meningoencefalite da zecche (FSME) consiste nella vaccinazione |
Rischio di trasmissione attraverso le sostanze di origine umana (SoHO) | Documentato |
Anamnesi sul donatore | Una specifica raccolta anamnestica non è prevista dalla normativa trasfusionale vigente. In caso di puntura di zecca, il donatore deve riferire se nelle settimane successive ha notato la comparsa di una sintomatologia infettiva |
Misure sul donatore | Eventuali donatori con pregressa infezione come minimo dovrebbero essere guariti e privi di segni e sintomi, tuttavia non ci sono dati sufficienti per formulare raccomandazioni riguardo al periodo di differimento |
Test validati per uso trasfusionale | Non disponibili |
Plasmaderivati | il trattamento di inattivazione microbica utilizzato nel processo di frazionamento per la produzione di plasmaderivati è sicuramente efficace contro i virus capsulati |
*La definizione di caso sospetto o probabile fa riferimento a quanto riportato dell’Ordinanza del Ministero della salute del 10 giugno 2003 “Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la trasfusione di sangue ed emocomponenti” |
Data aggiornamento novembre 2023