Revisione effettuata a ottobre 2024
Scheda tecnica | |
Eziologia | Nematodi della famiglia delle Filariidae |
Vettore | Zanzare del genere Culex, diffusa nelle aree urbane e semiurbane, Anopheles, che si trova principalmente nelle aree rurali, e Aedes, principalmente nelle isole endemiche del Pacifico |
Principali serbatoi | Uomo |
Modalità di trasmissione | La maggior parte delle infezioni nel mondo sono causate da Wuchereria bancrofti (90% dei casi) In Asia la malattia può essere causata anche da Brugia malayi e Brugia timori |
Aree endemiche o a rischio | W. bancrofti un tempo era diffuso nelle regioni tropicali del mondo, ma le misure di controllo ne hanno ridotto l’area geografica Attualmente è endemico in tutta l’Africa subsahariana (esclusa la parte meridionale del continente), in Madagascar, in diverse nazioni e territori delle isole del Pacifico occidentale e in alcune parti dei Caraibi La filariosi bancroftiana si verifica anche sporadicamente in Sud America, India e Sud-est asiatico. Brugia spp. associati a filariosi linfatica sono geograficamente più limitati e si trovano solo nel sud-est asiatico Come per W. bancrofti, le misure di controllo hanno ridotto considerevolmente l’incidenza e la portata endemica. Brugia timori è limitato alle Piccole Isole della Sonda dell’Indonesia |
Periodo di incubazione e trasmissibilità | La microfilaremia extracellulare periodica è comune e può durare per anni (in media 5-7 anni, fino a 15 anni), a seconda della sopravvivenza dei parassiti adulti |
Parassitemia | I parassiti possono vivere per circa 6-8 anni e, durante la loro vita, produrre milioni di microfilarie (larve immature) che circolano nel sangue |
Sintomi | La forma più comune di filariosi linfatica è caratterizzata da microfilaremia asintomatica (Wuchereria, Brugia) e colpisce la maggior parte dei residenti nelle aree endemiche; queste infezioni asintomatiche causano ancora danni al sistema linfatico e ai reni oltre ad alterare il sistema immunitario del corpo Episodi acuti di infiammazione locale che coinvolgono pelle, linfonodi e vasi linfatici accompagnano spesso il linfedema cronico o l’elefantiasi Alcuni di questi episodi sono causati dalla risposta immunitaria del corpo al parassita Tuttavia, la maggior parte sono il risultato di un’infezione batterica della pelle in cui le normali difese sono state parzialmente perse a causa del danno linfatico sottostante Quando la filariosi linfatica si sviluppa in condizioni croniche, porta a linfedema o elefantiasi degli arti e idrocele Il coinvolgimento del seno e degli organi genitali è comune |
Rischio di trasmissione attraverso le sostanze di origine umana (SoHO) |
Le microfilarie possono essere trasmesse tramite trasfusione di sangue e possono circolare nel sangue del ricevente ma non sono in grado di diventare parassiti adulti Pertanto questa è considerata una via di trasmissione senza uscita, che preclude un’ulteriore riproduzione La mortalità associata all’infezione trasfusionale da filaria non è documentata, ma può dar luogo a morbilità nei soggetti trasfusi in termini di reazione allergica |
Anamnesi sul donatore | Viaggi in aree endemiche, pregressa infezione |
Misure sul donatore | • trattandosi di infezione endemica in aree tropicali si applica il periodo di sospensione di 6 mesi dal rientro da un’area documentata a rischio attraverso i sistemi di sorveglianza epidemiologica • in caso di pregressa positività: esclusione permanente |
Test validati per uso trasfusionale |
Non disponibili |
Plasmaderivati | Non sono disponibili dati specifici |
*La definizione di caso sospetto o probabile fa riferimento a quanto riportato dell’Ordinanza del Ministero della salute del 10 giugno 2003 “Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la trasfusione di sangue ed emocomponenti” |
Revisione effettuata a ottobre 2024