Revisione effettuata a ottobre 2024
Scheda tecnica | |
Eziologia | Famiglia Coronaviridae; genere Betacoronavirus |
Vettore | Ad oggi non è stato individuato un vettore animale È certa la trasmissione interumana |
Principali serbatoi | I pipistrelli sono il serbatoio animale più probabile del virus, con un ospite animale intermedio probabilmente coinvolto nella trasmissione all’uomo (è stato ipotizzato il serpente) |
Modalità di trasmissione | Si trasmette principalmente tramite goccioline (droplets) respiratorie, compresi gli aerosol, da un soggetto infetto L’esposizione può avvenire attraverso l’inalazione di goccioline respiratorie o particelle di aerosol, il deposito di goccioline e particelle respiratorie sulle membrane mucose esposte (bocca, naso, occhi) e/o toccando le membrane mucose dopo contatto con superfici infette Il rischio relativo di trasmissione ambientale SARS-CoV-2 da superfici contaminate è considerato basso rispetto al contatto diretto, alla trasmissione attraverso goccioline o alla trasmissione per via aerea Su superfici porose, gli studi non sono in grado di rilevare SARS-CoV-2 vitale da pochi minuti a ore dall’esposizione al virus Su superfici non porose, il virus vitale è stato rilevato per giorni dopo l’esposizione Tuttavia, la quantità di virus vitale diminuisce nel tempo e raramente è presente in quantità tale da causare infezioni L’infezione può verificarsi quando una persona tocca il naso, la bocca o gli occhi con le mani contaminate o toccando superfici contaminate |
Aree endemiche o a rischio | COVID-19, causata da SARS-CoV-2, è emersa alla fine del 2019 e si è diffusa molto rapidamente in tutto il mondo Nei primi due anni della pandemia, sono stati segnalati oltre 450 milioni di casi in tutto il mondo, più di 100 milioni nella sola UE/SEE |
Periodo di incubazione e trasmissibilità | 5-6 giorni dall’infezione, tuttavia possono essere necessari da 1 a 14 giorni Il periodo di incubazione con le varianti Delta e Omicron è stato significativamente più breve rispetto a quello delle altre varianti (da 2 a 4 giorni) |
Viremia | Una persona infetta può trasmettere il virus fino a due giorni prima di manifestare i sintomi, così come durante i sintomi. Il periodo in cui le persone possono trasmettere SARS-CoV-2 può variare a seconda delle varianti virali, dei soggetti stessi e di numerosi fattori, come la gravità della malattia e l’immunità preesistente (vaccinazione o precedente infezione) I pazienti con COVID-19 grave e gli immunocompromessi sono infettivi per un periodo più lungo |
Sintomi | I sintomi possono variare, sia in frequenza che in gravità, a seconda della variante SARS-CoV-2 Revisioni sistematiche indicano che fino al 40% dei casi di COVID-19 sono asintomatici I sintomi più comunemente riportati prima di Omicron erano tosse, febbre, affaticamento, mialgia e mal di testa, tosse, astenia, rinorrea e mal di gola Le disfunzioni olfattive e gustative sono state identificate come sintomi comuni La maggior parte dei casi di COVID-19 sono lievi o moderati e non richiedono ricovero o cure mediche avanzate La manifestazione più comune di COVID-19 grave è la polmonite con febbre, tosse, dispnea e infiltrati polmonari La polmonite può essere complicata da insufficienza respiratoria che richiede integrazione di ossigeno e ventilazione meccanica (3% dei casi) Altre complicanze gravi includono tromboembolia, shock circolatorio, danno miocardico, aritmie ed encefalopatia La malattia grave di solito si sviluppa circa una settimana dopo l’inizio dei sintomi |
Rischio di trasmissione attraverso le sostanze di origine umana (SoHO) | Non documentato |
Anamnesi sul donatore | - contatto ad alto rischio (contatti stretti) con casi COVID-19 confermati - soggetti con diagnosi confermata di infezione da SARS-CoV-2 |
Misure sul donatore | • con riferimento ai contatti stretti: ammettere alla donazione i donatori con anamnesi positiva per contatto ad alto rischio con casi di positività per SARS-CoV-2 confermati che hanno ottemperato alle misure di controllo (autosorveglianza) previste dalla sanità pubblica • con riferimento ai casi confermati: possono essere ammessi alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo aver ottemperato alle disposizioni previste per il termine dell’isolamento domiciliare e conseguente rientro in comunità secondo le tempistiche previste dalla sanità pubblica e dopo completa risoluzione dei sintomi (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia che, se presenti, possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) |
Test validati per uso trasfusionale | Non disponibili |
Plasmaderivati | Il plasma può essere regolarmente conferito all’azienda di plasmaderivazione |
*La definizione di caso sospetto o probabile fa riferimento a quanto riportato dell’Ordinanza del Ministero della salute del 10 giugno 2003 “Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la trasfusione di sangue ed emocomponenti” |
Revisione effettuata a ottobre 2024