Revisione effettuata a ottobre 2024
Scheda tecnica | |
Eziologia | Famiglia Mycobacteriaceae; genere Mycobacterium |
Vettore | Uomo, alcuni armadilli selvatici (soprattutto l’armadillo a sette fasce o Dasypus septemcintus negli USA) sono infettati da micobatteri indistinguibili dal bacillo di Hansen con la possibilità di trasmissione occasionale all’uomo Sebbene il bacillo sia stato trovato anche in molte varietà di insetti, la trasmissione vettoriale non è mai stata dimostrata |
Principali serbatoi | L’uomo è il principale reservoir M. leprae può sopravvivere nell’ambiente per alcuni giorni |
Modalità di trasmissione | La lebbra è probabilmente trasmessa tramite goccioline, dal naso e dalla bocca, durante il contatto stretto e frequente con casi non trattati Non si trasmette per via materno fetale o durante i rapporti sessuali |
Aree endemiche o a rischio | La maggior parte dei casi si concentra nei Paesi tropicali e subtropicali, in particolare India, America Latina e Africa |
Periodo di incubazione e trasmissibilità | La lebbra è una malattia cronica a lungo decorso Il periodo di incubazione medio è di 5 anni I sintomi possono manifestarsi entro 1 anno ma anche fino a 20 anni o più |
Batteriemia | I bacilli replicano molto lentamente Quando c’è una densa proliferazione di bacilli, come nella lebbra lepromatosa, la batteriemia è virtualmente continua e i bacilli sono facilmente rilevabili in molti organi |
Sintomi | Esistono due forme cliniche principali, più una terza forma evolutivamente non ben definita: Forma paucibacillare (lebbra tubercoloide), caratterizzata da sintomi confinati alla cute e ai nervi periferici, con prevalenza di manifestazioni nervose, con evoluzione lenta e relativamente benigna, non contagiosa Le manifestazioni cutanee possono essere di tipo eritemato-pigmentario, con chiazze eritematose di colore cupo, infiltrate, tumide e pastose, elevate a contorni sfumati, hanno aspetto "a fiamma", o di tipo nodulare Le manifestazioni nervose sono costanti e caratteristiche, con interessamento bilaterale dei grossi nervi periferici che appaiono ingrossati e cordoniformi; la nevrite si manifesta con disturbi della sensibilità, quali anestesia termo-dolorifica e tattile e disturbi trofici; Forma multibacillare (lebbra lepromatosa), che comprende le varianti borderline e polare, caratterizzata da prevalenti lesioni cutanee; è contagiosa; la lesione elementare è il leproma, un nodulo sostenuto da una flogosi cronica granulomatosa che si presenta non tanto rilevata, di consistenza molle o pastosa, di colorito rosso scuro, di notevoli dimensioni, con contorno circolare circondato da un alone giallastro, non dolente; le lesioni possono essere molteplici e simmetriche, indipendenti o confluenti in piastre irregolari; si localizza al volto e alle orecchie, alla superficie estensoria dei segmenti distali degli arti, alla mucosa nasale, agli occhi, ai testicoli, ai nervi periferici ai linfonodi e alla milza Può evolvere con esiti pigmentari bruni, esiti cicatriziali biancastri con alone pigmentato, oppure verso un approfondimento e distruzione dei tessuti, fino alla mutilazione, o più raramente verso un’ulcerazione con fuoriuscita di liquido denso e giallo Clinicamente può verificarsi cronicizzazione con riacutizzazioni febbrili, eruttive, con artralgie, recrudescenza delle lesioni in atto e comparsa di nuove Forma borderline, le condizioni cliniche sono instabili; la malattia può diventare simile alla lebbra lepromatosa oppure evolvere verso la forma tubercoloide |
Rischio di trasmissione attraverso le sostanze di origine umana (SoHO) | Non ci sono segnalazioni di trasmissione trasfusionale di M. leprae, ma ci sono diverse segnalazioni di manifestazioni di lebbra in individui sottoposti a trapianto di organi |
Anamnesi sul donatore | Viaggi in aree a rischio, precedente infezione |
Misure sul donatore | • trattandosi di infezione endemica in aree tropicali si applica il periodo di sospensione di 6 mesi dal rientro da un’area documentata a rischio attraverso i sistemi di sorveglianza epidemiologica • i soggetti con evidenza di infezione da M. leprae devono essere esclusi permanentemente dalla donazione |
Test validati per uso trasfusionale | Non disponibili |
Plasmaderivati | Non è documentata l’efficacia del processo di inattivazione |
*La definizione di caso sospetto o probabile fa riferimento a quanto riportato dell’Ordinanza del Ministero della salute del 10 giugno 2003 “Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la trasfusione di sangue ed emocomponenti” |
Revisione effettuata a ottobre 2024